Cavalese 2022: ecco come è andata

Diamo in questa pagina un resoconto sintetico del Corso Tecnico “Incontro con il Pianoforte” tenutosi a Cavalese dal 12 al 14 settembre 2022.

A cura di Angela Passadori

Giovanni Bettin durante i lavori

Cavalese, 12 settembre, lunedì

Alle ore 9.30, al Palafiemme, Giovanni Bettin (nella foto in apertura, durante una fase del suo intervento) apre la sua relazione sulle accordature antiche parlando di temperamento, le cui origini sono antiche, se ne parla infatti poco dopo Archimede. 

Bettin prosegue attingendo poi ad un testo del 1836, scritto da Claude Montale e dedicato a Pleyel. Si parla di accordatura: Montale, pur essendo non vedente dall’età di 5 anni, divenne un importante costruttore di pianoforti. Nel testo viene citata una successione di tre terze maggiori, definita “infallibile ed impeccabile”. Bettin condivide l’estrema importanza di procedere con l’accordatura tramite intervalli di terze e di seste, modalità di cui ci viene poi anche fornito uno schema. Il relatore prosegue con una disquisizione sul termini “disarmonicitá” o “inarmonicitá”, il primo più filologicamente italico e il secondo più internazionale.

L’accordatura equabile pura si può realizzare su un organo a canne, perché l’aria non ha rigidità, quindi non c’è disarmonicitá da gestire. Vengono poi citati gli attrezzi necessari per accordare oltre alla chiave: cunei, fettucce… Viene analizzato anche il diapason, strumento sensibile al tasso di umidità e alla temperatura, del quale vengono analizzati i vari suoni prodotti e misurati in hertz. Si inizia accordando l’ottava centrale, che non dev’essere pura, ma leggermente aperta.

Accordatura Werkmeister (1691)

Veniva eseguita partendo dal Do ed eseguendo le prime tre quinte temperate, ovvero leggermente chiuse, mentre le altre quinte sono pure. Risulta comunque difficile realizzare sul pianoforte moderno quanto teorizzato per strumenti antichi , che avevano essenzialmente disarmonicitá diversa. Contare i battimenti descritti nella teoria risulta operazione non facile.

Viene proposto l’ascolto di un preludio di Bach su pianoforte moderno accordato con accordatura Werkmeister, e ne viene riproposto l’ascolto co accordatura equabile. All’esecuzione del medesimo preludio cambiando tonalità, si nota una diversificazione maggiore del brano sullo strumento accordato in Werkmeister.

Il discorso torna poi sul più diffuso temperamento equabile attuale. Viene accordata la prima ottava, partendo dal la corista e facendo attenzione che non sia leggermente larga e là si controlla a questo fine con la 17ma bassa (due ottave + una terza, cioè FA) che deve essere priva di battimenti. Decima e diciassettesima devono sempre essere senza battimenti. 

Ci viene quindi proposto uno schema completo ed esaustivo di come procedere con l’impostazione dell’accordatura secondo questo metodo. Si prosegue con le tre terze consecutive (accordo esatonale di Debussy) …e poi di seguito secondo lo schema. I numerosi controlli facilitano la correzione dei battimenti. È bene per ogni suono avere più controlli e più accordi. In partirla 19ma deve risultare più pura possibile, esente da battimenti.

Avviene a questo punto una contestazione del Socio AIARP Gianpiero Terravazzi: a suo modo di vedere, il metodo proposto non è diffuso e omettere totalmente il controllo di quarte e quinte può essere rischioso…

Giovanni Bettin | Cavalese 2022

Pesatura della tastiera

Il successivo argomento della relazione di Bettin riguarda la pesatura della tastiera. Vengono mostrati dei campioni di movimenti completi spiegando che, più la massa (peso) è vicina al fulcro, meno inerzia c’è nel tasto (per questo motivo lo Steinway di New York aveva piombi vicini al fulcro). Vengono poi illustrati i calcoli per correggere il peso consumandolo a mezzo della punta di trapano. Si è partiti, nel caso illustrato, da un peso di 46 gr, con l’intento di appesantire (operazione necessaria ove si sostituisce la martelliera). A monte di questa operazione bisogna favorire la totale scorrevolezza di meccanica e tastiera, tramite pulizia accurata e lubrificazione allo scopo di eliminare tutti gli attriti. L’intervento si svolge massimamente correggendo i piombi già presenti.

Rottura delle corde

Segue la relazione sulla rottura accidentale delle corde. L’argomentazione viene svolta trattando i temi della carica eccessiva della tavola, dell’eccessivo diametro degli stiletti dei martelli e della correzione del punto di battuta. Una relazione scritta viene consegnata ai presenti, unitamente a quella sulle accordature storiche e a quella sulla divisione del temperamento.

Concerto pianistico

Virginia Benini al pianoforte per il concerto offerto da AIARP la sera di martedì 13 settembre 2022. Cavalese, Palafiemme.

L'estimo degli strumenti musicali / Seminario Didattico

Parlando di diritto

La mattina di mercoledì, ultimo giorno del corso, viene trattato un argomento interessante, del quale la platea di accordatori è piuttosto digiuna. Entriamo nell’ambito del diritto è materia legale, i relatori, dottor Fabio Perrone e dottoressa Tiziana Zanetti, sono dei professionisti nel campo e ci parlano di

  • patrimonio musicale nella prospettiva del diritto
  • estimo degli strumenti musicali

La prima relazione è ad opera della dott.ssa Zanetti, esperta di diritto nell’ambito dei beni culturali. Le prime riflessioni riguardano la possibilità e difficoltà di tutelare le varie forme dell’arte. A titolo di esempio: un quadro è un oggetto tangibile, ma quando si tratta di tutelare una performance? Le riflessioni che seguono ci portano sempre più addentro nella definizione dell’arte, che può sembrare un tema etereo e a noi lontano, ma in realtà è ben presente nella nostra costituzione, in particolare nell’articolo 9. Anche nell’articolo 10 sono citati gli strumenti musicali e gli spartiti.
Attualmente esistono regolamentazioni precise a proposito di beni culturali destinati all’esportazione, in particolare quelli che hanno un valore superiore a 13.500 euro.
Essi, se pezzi unici, costituiscono un bene appartenente alla nazione e non ne possono varcare i confini in via definitiva.

Interessante e, purtroppo raccapricciante, l’episodio narratoci a chiusura della relazione. Nell’anno 2000, anno del giubileo, da Washington vengono richiesti per un’esposizione temporanea i tre esemplari superstiti di fortepiano del Cristofori. L’Italia ne possiede uno, che si trova a Roma al parco della musica, e viene inviato. Gli altri due esemplari si trovano uno a Lipsia, ed uno a New York. Nonostante la richiesta, gli esemplari di Lipsia e di New York non si spostano dalle loro sedi.

Il dottor Perrone, che già conosciamo in Aiarp per la stesura del libro sulla fabbrica Anelli, ci parla dell’estimo degli strumenti musicali.

Viene illustrata la differenza tra Expertise, stima e perizia. La prima è una relazione dettagliata con attestazione di autenticità, che si avvale di ricerche e fotografia per documentare il più dettagliatamente possibile il bene. La stima è l’attribuzione di un valore economico ed avviene necessariamente dopo la perizia o l’expertise. La perizia è un documento che contiene la stima e l’expertise. Per avere valore legale deve essere fatta da un perito iscritto al tribunale.

Si parla poi in dettaglio degli aspetti legati alle assicurazioni e al trasporto degli strumenti musicali, analizzando i vari casi. Ad opera dei relatori stessi, verranno inviate in seguito delle relazioni scritte riassuntive.

La sera precedente, martedì 13, si è svolto sempre al Palafiemme, un concerto della giovane pianista Virginia Benini.

Fabio Perrone / Tiziana Zanetti | Estimo degli strumenti musicali | Cavalese, settembre 2022
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3 Comments
  1. Domenico Di Noto 06/10/2022 at 09:21 Rispondi

    Mi dispiace tantissimo non avere potuto partecipare

  2. Giovanni Bettin 26/10/2022 at 10:21 Rispondi

    A causa di un refuso, l’accordo di Debussy non è esagonale bensì esatonale!

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