L’ultimo saluto a Luciano Del Rio
Nel pomeriggio di oggi, venerdì 5 gennaio 2024, presso la chiesa di San Pietro a Reggio Emilia, si sono tenute le esequie del nostro Presidente Luciano Del Rio. È stata una cerimonia serena, toccante e partecipatissima. Di seguito il discorso di commiato che il Vicepresidente Sergio Brunello, attorniato da tutti i componenti del Consiglio Direttivo AIARP, ha pronunciato al termine delle esequie.
Caro Luciano,
siamo accorsi da tutta Italia, travolti dal dolore, increduli, sgomenti. Colleghi, compagni di una vita, amici sinceri… Nei nostri sguardi si riflette la stessa passione che ha illuminato i tuoi giorni.
Come te, spesso sulla scorta del tuo esempio, anche noi dedichiamo ogni energia alla causa del pianoforte. Come te, anche noi ci poniamo al servizio di quell’arte – la Musica – così capace di esprimere e significare, più delle parole, i valori e le emozioni più profonde che sorgono in ciascuno di noi.
Ebbene, Luciano, le parole oggi ci fanno difetto. Ci mancano le forze, la voce viene meno. Perdonaci, è davvero impossibile raccontare le proporzioni del dolore, del vuoto e dello smarrimento che abitano i nostri cuori.
Ci conforta un pensiero semplice, indelebile, definitivo: Luciano, tu vivi!
Vivi in ciascuno di noi; vivi negli insegnamenti che ci hai donato; vivi in tutte le azioni che hai intrapreso – e che a lungo orienteranno e daranno forma al nostro futuro.
Nella lettera che solo pochi giorni fa – poco prima di Natale – hai inviato ai soci AIARP, hai augurato a ciascuno di noi di trovare la capacità e la forza di desiderare, e quindi di mettere in atto, il futuro migliore possibile.
Non era una frase di circostanza, ma l’espressione di uno stile e di una attitudine straordinaria nei confronti della vita.
Di questo stile, di questa attitudine noi siamo testimoni.
Per 30 anni, stando alla guida dell’AIARP, ci hai mostrato vie sempre nuove; ci hai insegnato che è bello – e giusto – fare cose grandi, anche quando le forze sono piccole. Ci hai spronato continuamente verso traguardi sempre più ambiziosi. Ci hai insegnato a combattere per cause buone, superando visioni antiquate e non lesinando le forze – ma sempre con il sorriso sulle labbra.
Per decenni, senza che per parte tua vi fosse il minimo cedimento, in tua compagnia abbiamo lavorato sodo. Per decenni abbiamo avuto modo di apprezzare la tua inesauribile energia interiore, la tua straordinaria visione delle cose, la tua simpatia e la tua umanità. Valori che con l’andare del tempo non facevano che diventare sempre più forti… al punto che pensavamo che tu godessi di una particolare “dispensa” capace di porti al riparo dalle piccolezze di questo mondo.
Anno dopo anno, il nostro rapporto è fiorito, trasformando una semplice vicinanza professionale in un’amicizia profonda. Quanto lavoro… ma anche quante risate, quanto divertimento, quanti momenti da ricordare!
Sotto la tua guida siamo cresciuti ininterrottamente – come individui e come Associazione – organizzando innumerevoli corsi di formazione rivolti in particolar modo ai quei giovani che tu avevi così tanto a cuore.
Il tuo, il nostro amore per la professione era il motore che ci spingeva a dare sempre di più.
Fare ottenere al nostro mestiere la meritata importanza e considerazione. Far capire che dietro a quella che potrebbe sembrare semplicemente una pur nobilissima attività artigianale si nasconde molto di più… una professione complessa, che richiede grandi competenze e che affida ai tecnici accordatori una responsabilità enorme: consegnare ai musicisti lo strumento con il quale esprimere nel modo migliore la bellezza della musica.
Guidati dalle tue intuizioni e dalla tua costanza, ci siamo presentati da protagonisti sullo scenario internazionale, dando vita a memorabili Congressi Europei. Abbiamo guadagnato la stima del mondo musicale italiano e mondiale.
Certe volte, com’è uso fra persone che si rispettano e si stimano, ci siamo confrontati in modo anche brusco, per uscirne sistematicamente con una soluzione luminosa e con una stima reciproca ancora accresciuta.
Sempre, tutti noi abbiamo percepito con chiarezza una cosa innanzi tutto: tu ci volevi bene.
Ci hai sempre voluto bene. Hai sempre avuto a cuore le traiettorie personali e professionali di ciascuno di noi. Ove possibile, hai fatto tutto ciò che era in tuo potere per aiutarci.
Ci sei sempre stato vicino.
Oggi, anche se tutte le apparenze dicono il contrario, sentiamo con chiarezza che sei ancora più vicino a ciascuno di noi: il tuo sorriso, la tua conversazione brillante e intelligente, la tua nobiltà d’animo e l’innata sensibilità sono tesori straordinari e inossidabili che custodiremo per sempre nei nostri cuori.
Luciano carissimo, carissimo amico, perdonaci.
Solo ora, mentre la tua presenza fisica viene meno, comprendiamo quanto grande sia stato il privilegio di camminare al tuo fianco.
A nome di tutti i soci AIARP, a nome del Direttivo, grazie. Grazie a te per tutto quanto hai fatto per ciascuno di noi e per il mondo del pianoforte. E grazie a chi, dall’alto, ha permesso che una grande anima nobile come la tua condividesse con noi così larga parte del suo cammino terreno.
Caro Luciano,
è giunto il momento del congedo… ma siamo sicuri che anche ora ci osservi con uno sguardo affettuoso. Che in qualche modo continui a parlarci. Al punto che proprio in questo momento ci sembra di sentire ancora una volta la tua frase proverbiale, che porteremo con noi per sempre:
“Eh mo’ ragassi, fate a modo, eh…!”
Un grande sentimento dlle colleghe spagnoli ¡¡¡
Bellissimo saluto, purtroppo potevo essere presente. ….Il padre di Luciano portava a mio padre i pianoforti da riparare, e mandava Luciano con i suoi trasportatori a Cremona , io avevo circa 10 anni e Luciano una quarantina, l ‘ho conosciuto così, …l’ho conosciuto ancora meglio nell’ 85, quando sono diventato socio AIARP, … assieme a lui, Storti ,Oldani, Molteni, Griffa, ed ancora..Brusegan, Rocco, etc…ed io e mio padre al seguito, ricordo la profonda stima ed amicizia con mio padre Attilio, ricordo la sua gentilezza, e negli anni a seguire la sua voglia di fare crescere l’associazione, nell’interesse di tutti, e non per tornaconti personali…., ciao Luciano, grazie di tutto salutami il mio papà Attilio. RIP 🙏 Massimo Tamagni
Grazie per queste toccanti parole, credo che esprimano i sentimenti di tutti i Soci – G. Ganora, Genova
Bellissimo discorso, veramente toccante